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| Se c'è una cosa che ho scoperto e mi accompagna dal giorno zero nel mondo di D&D sono i manuali (illegali) in pdf. Intere edizioni sono state accuratamente e minuziosamente scansionate e condivise da anonimi pirati sul web, da tempi ormai "preistorici": è successo per la terza edizione da inizio duemila, sta succedendo oggi sia alla 5° edizione che al suo concorrente, Pathfinder 2. E questo vale sia per i manuali inglesi, dal pubblico immensamente vasto, che per quelli italiani, dall'utenza estremamente più circoscritta.
Eppure, in tutto questo, da noi c'è un'eccezione: la prima edizione di Pathfinder. Si, perchè l'erede illegittimo di D&D è stato in qualche modo graziato, almeno fin'ora, dal fenomeno per quanto riguarda i manuali italiani.
Qui però qualcuno potrebbe dire che si trovano anche i manuali italiani di Pathfinder. Ed ha ragione, ma nulla a che vedere con l'immensa mole di materiale uscito: sono letteralmente 6 i manuali "scaricabili" (due di ambientazione, un'AP e solo 3 manuali core).
Secondo voi quali sono i motivi che hanno protetto la prima edizione di Pathfinder?
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